Pedro Cano - Tumblr Posts







Giovedi 15 gennaio 2015 si inaugura al Museo Archeologico di Napoli la mostra Mediterranei di Pedro Cano. Dopo essere stata esposta a Cartagena, Treviso, Roma, Ragusa e Salonicco, la mostra approda a Napoli. La cura della mostra è di Simonetta Capecchi, mia la grafica e l'allestimento. Simonetta ed io abbiamo partecipato quasi venti anni fa, ancora studenti, ad un workshop di acquarello con il pittore spagnolo. Da allora diverse sono state le occasioni di incrociare i nostri progetti. Il catalogo della mostra, in foto, è costituito da un folder con al suo interno un opuscolo di 24 pagine e 54 schede sciolte che riproducono i quadri presenti in mostra. Nove i luoghi del Mediterraneo rappresentati da Pedro, Alessandria, Cartagena, Istanbul, Maiorca, Napoli, Patmos, Sicilia, Spalato, Venezia, ciascuno rappresentato in sei quadri che compongono un unico pannello. La mostra rimarrà aperta fino al 16 febbraio.




Quasi tutto pronto alla mostra Mediterranei di Pedro Cano al Museo Archeologico di Napoli che si inaugura domani, 15 gennaio 2015, alle ore 17.00. Il momento più interessante di una mostra, per me, tanto che sia una mia mostra, che una di cui curi solo l'allestimento, non è sicuramente la conferenza stampa (che si è svolta oggi), nè tantomeno l'inaugurazione, ma tutta la fase di preparazione e allestimento che si è svolta in questo caso tutta in un sol giorno. Grande e impagabile il privilegio di potersi aggirare nelle sale deserte nel giorno di chiusura del Museo Archeologico.










Oggi sabato 17 gennaio e domani domenica 18, sarà possibile visitare la mostra di Pedro Cano, Mediterranei al Museo Archeologico di Napoli accompagnati dall'artista. A Pedro piacciono molto queste occasioni, si diverte e non si risparmia. Riesce sempre a catturare l'attenzione e la simpatia dei visitatori.



Questi disegni costituivano il portfolio con cui fui ammesso a partecipare al workshop di acquerello di Pedro Cano a Napoli nel 1998. I luoghi descritti sono contenuti anche nel disegno dell’abate Giordano del 1642, del post precedente (Mercogliano, Napoli, Ischia). Strana coincidenza!



Istruzioni per l’uso della gioia
La gioia non è un risultato, un fatto, una cosa, un luogo. La gioia crea spazio, scioglie fa il vuoto. Per conservare la gioia non serve un barattolo, ma un patto, devi decidere che la gioia è la strada della tua vita. Dunque non cercare la gioia successiva, sappi che te ne basta una, una qualsiasi. Ecco, tienila, considera che è la tua casa. Il dolore arriverà, ma intanto sappi che la gioia scioglie nodi e questo non potrà farlo L’uragano del dolore, il dolore ti schiaccia, ti zavorra, ti fa un mendicante di pesi, mentre la gioia conosce solo l’alfabeto della leggerezza. Non pensarla la gioia, sentila, è una fioritura nella carne, è il maggio delle ossa, l’aprile degli occhi.
Franco Arminio
Auguri a Vincenzo e Zaira, oggi sposi a Santa Chiara a Napoli.