
...Strength and courage overrides the privileged and weary eyes of river poet search naiveté...
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Pronunzio Il Tuo Nomenelle Notti Scure,quando Sorgono Gli Astriper Bere Dalla Lunae Dormono Le Fraschedelle
Pronunzio il tuo nome nelle notti scure, quando sorgono gli astri per bere dalla luna e dormono le frasche delle macchie occulte. E mi sento vuoto di musica e passione. Orologio pazzo che suona antiche ore morte.
Pronunzio il tuo nome in questa notte scura, e il tuo nome risuona più lontano che mai. Più lontano di tutte le stelle e più dolente della dolce pioggia.
T’amerò come allora qualche volta? Che colpa ha mai questo mio cuore? Se la nebbia svanisce, quale nuova passione mi attende? Sarà tranquilla e pura? Potessero le mie mani sfogliare la luna!!
_ Federico García Lorca

Ph. Cvatik ©
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Roberto kusterle
tu n’es pas un ange.

Vladimir Majakovskij da “Il Flauto di vertebre”
Io, taumaturgo di ogni tripudio, non ho con chi andare alla festa. Cadrò di schianto, supino, sfracellandomi il capo sulle pietre del Nevski! Ho bestemmiato. Ho urlato che Dio non esiste, e lui ha tratto dal fondo dell'inferno una donna che farebbe tremare una montagna, e mi ha comandato: amala!

I am the son and heir Of nothing in particular....
Davvero sappiamo vivere solo dopo la sconfitta, le amicizie si fanno più profonde, l’amore solleva attento il capo. Perfino le cose diventano pure. I rondoni danzano nell’aria, a loro agio nell’abisso. Tremano le foglie dei pioppi, solo il vento è immoto. Le sagome cupe dei nemici si stagliano sullo sfondo chiaro della speranza. Cresce il coraggio. Loro, diciamo parlando di loro, noi, di noi, tu, di me. Il tè amaro ha il sapore di profezie bibliche. Purché non ci sorprenda la vittoria.
Adam Zagajewski
Oggi verrei a casa tua, farei questo lungo viaggio solo per infilare questi versi nella fessura sotto la porta, non potrei rompere il divieto di rivederci. Niente, vorrei dirti, solo questo niente. Fu detto già tutto. Da quando ci siamo separati sopravviviamo, siamo la rovina di quel tempo. Ma questo mio niente dopo di te mi sostiene e si rafforza, cresce bene con gli anni, si fa grande, muta la voce, non vuole più stare con me, esce sempre più spesso a cercare altro niente, inutilmente bello come fui. I nostri occhi han fissato il sole, non guardano più, ricordano di aver visto. A che servirebbe rivederti ? Perderei il mio niente. Di tutte le cose che potevo fare ho sempre scelto una sola, monco di troppe vite non fatte tu sei il Niente che mi ha scelto. E ti appartengo sempre.
Roberto Pazzi, Il mio niente