Estate2018 - Tumblr Posts
Raccoglievi i pezzi di te sparsi sul pavimento, senza neanche più fare attenzione a non tagliarti. Mezzogiorno, la tua camera immersa nel buio e il caldo lancinante un sibilo acuto tra le meningi. Ogni tanto spuntava un ricordo, una cartolina dagli abissi, come quella foto di te al fiume mille estati fa. Eri tu? Eri lei? Ma non stavi più respirando
“'Na rosa 'e ciento spin' Seje mise senz'e te 'Na bott' dint'o cor' Tu t’hê scurdat' 'e me”
Durante i lunghi viaggi in macchina facevi una cosa strana: con il dito appiccicato al finestrino seguivi le linee del paesaggio che lentamente cambiava, delle montagne, delle colline, del mare. Poi è arrivata la sera, la terra era andata avanti nel suo giro su se stessa mentre tu attraversavi l’Italia da Nord a Sud, e ti sei ritrovata col dito appiccicato alla luna. È stata come una scossa, e in un secondo i tuoi ricordi hanno viaggiato dallo spazio fino al finestrino di una macchina lungo la A14
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Si perdono le chiavi, gli occhiali, i telefoni ai concerti, i voli, i treni, le scommesse, a volte la testa, ma le persone non si perdono. Non quelle con cui hai passato pomeriggi, tra quattro mura, a raccontarvi in silenzio intere odissee, con certi sguardi che ti portavano dall’Islanda dritto sulla Luna. Finché mi ricorderò di essere in vita, mi ricorderò di te.
Nascondi nello specchio, fin dentro allo sterno, anni di lacrime. Mille gocce di acqua salata in fila come piccoli soldatini di pietra a bastonare emozioni.
“Ti ho vista fuori dall’aeroporto
ad aspettare il Flixbus
L’ultima corsa, in ritardo di due ore
Con te ho visto calare il buio
Tra me e te e il fumo di sigarette
E i cadaveri di Boeing747
Non ho mai visto nessuno
aspettare come facevi tu Come sperando di non partire
Per non dover più tornare”
@questanonepoesia
Mi piaci anche quando non dici niente, anche se un po’ mi spavento quando stai in silenzio e io rimango su questo mondo senza pensare a nient’altro e quel nient’altro eri tu