A Volte Ti Osservo Con Curiosit Mentre Ci Guardi Sorniona, Sdraiata Nella Tua Posizione Preferita, Sul

A volte ti osservo con curiosità mentre ci guardi sorniona, sdraiata nella tua posizione preferita, sul tuo punto preferito del tuo divano preferito. Chissà come ti sembriamo matti: sempre di corsa, sempre a parlare, sempre al cellulare. A discutere di cibo e poi a fotografare il cibo anziché mangiarlo subito. Immersi nelle nostre piccole vite, presi dai nostri pensieri non notiamo la bellezza dell’ape che si è appena posata su un fiore. A te basta molto meno per vivere bene. Certo: non deve mancare il tuo divano ma poi? Coccole, passeggiate e crocchette. Un cappottino caldo in inverno per non prendere freddo. Le corse per casa con i nipotini che giocano ad acchiapparello. Qualche giorno vorrei chiederti di fare cambio, solo per qualche ora. Solo per godermi il calore del raggio di sole che entra dalla finestra. Per imparare ad apprezzare il momento. . . . . . . . . #adorable #animal #animals #cute #cutie #dog #doggy #dogoftheday #dogs #dogsofinstagram #dogstagram #ilovemydog #instagramdogs #life #loveit #nature #pet #pets #petsagram #petstagram #picpets #pup #puppies #puppy #wanko #inu #chihuahua #chiwawa (presso Milan, Italy)

Il bello di diventare grandi è che anche i gusti cambiano. Ricordo che quando ero piccola non amavo molto il mondo green o i pesci. Al massimo mangiavo il pomodoro o le patate (fritte). La parmigiana di melanzane non la consideravo verdura. I pesci dovevano essere rigorosamente senza lisca (poverini), quindi la mia pazientissima mamma, per stanchezza, con me ripiegava sui calamari. Verdure bollite o al vapore, legumi, zuppe di verdure o semplici contorni segnavano il mio digiuno e una lotta a tavola per farmeli mangiare. Lo spauracchio delle punture ricostituenti con me non funzionava. Sull’alimentazione i miei genitori erano rigidi e quello che non mangiavo a pranzo (per puro capriccio), lo ritrovavo a merenda e poi a cena finché, per fame ed esasperazione, non vuotavo il piatto. Così mi hanno fatto capire anche il valore del cibo e che non si spreca nulla. Oggi le verdure sono la base della mia alimentazione. Non sono una fissata di healthy food ma mi piace mangiare bene e sano e in questo senso le care, vecchie verdure sono imbattibili. Comprandole ne ho scoperto anche la bellezza. Sono fotogeniche, hanno colori vividi e sono versatili. Ecco la mia bella verza che stasera diventerà zuppa con polpettine di salsiccia. (presso Porta Romana)

In questi giorni sto preparando una lezione che terrò durante un corso internazionale dedicato ad un gruppo di manager di una importantissima azienda. Parlerò della differenza tra autorità e autorevolezza, di etica come valore perno e di leadership. Ho scoperto che leader è un termine abusato del quale pochi conoscono il significato. Essere leader significa ispirare e influenzare, avere una visione chiara di dove si vuole andare e saperla trasmettere ai collaboratori. Leadership significa liberare il talento delle persone, condividere con loro i propri obiettivi e renderli stimolanti e appaganti. La leadership si impara, si coltiva, partendo dall’umiltà. Non importa quali titoli siano scritti nei biglietti da visita, la gente non ci valuterà certo per quello, ma per cosa sapremo dare a livello di motivazione e spirito di squadra. Il compito del leader è di assicurassi che la propria squadra si appassioni alla sua visione, alla sua filosofia, in modo che diventi la visione comune. Deve dimostrare costantemente con umiltà ai suoi dipendenti che c’è bisogno di loro, e soddisfare la loro necessità di sentirsi importanti. Se non ne è convinto meglio che lasci perdere. I leader si preoccupano molto più di fare che di apparire e tengono conto degli interessi di tutti. Il leader innalza il valore dei suoi collaboratori, se non è così non è un leader. Il segreto per essere un buon leader e avere buoni rapporti con i collaboratori è questo: mantieni le promesse, ascolta attivamente, sii compassionevole, dì sempre la verità. Se credi di non poter fare questo, chiediti perché gli altri dovrebbero farlo con te. Spunti tratti da: Lezioni di Leadership (Robin Sharma). Nella tua vita hai mai incontrato un vero leader? (presso Clubhouse Brera)

Buongiorno!!! ☀️ Le giornate sono più belle quando iniziano con le confezioni rosa ed elegantissime della @pasticceriamarchesi piene di chiacchiere allo zucchero a velo, un ottimo caffè, il bigliettino tenero scritto a mano da un’amica e un nuovo libro sui dolci. @lady_geneve non credere che non abbia capito che se mi regali formine per biscotti e libri di dolci è solo per un tuo tornaconto personale 😋😋😋!!! (presso Porta Romana)

Domenica lenta: studio mobile photography sul magazine THE SMART VIEW, che tratta fotografia, smartphone e social network. Che cos’è la mobile-photography? In che modo segna i processi della comunicazione e trasforma forme e strutture della fotografia professionale? Questo lavoro è una riflessione intorno all’utilizzo del cellulare come strumento di ripresa, al suo potenziale, i suoi limiti, il suo uso progettuale e autoriale, il suo impatto sul linguaggio visivo e sui meccanismi del mercato. E mentre studio e faccio prove, penso che si insegna con l’esempio Nel bene e nel male. Per questo abbiamo la responsabilità di essere il migliore esempio possibile. Magari utilizzando anche una grande virtù che è l’empatia. (presso Milan, Italy)

Squilla il telefono - Meg, ti piacciono i biscotti? - - Certo! - - Sei allergica a qualcosa? - - Le persone sceme, ma quelle non si mangiano - - Ah, menomale, allora aspettami, sono da te in 10 minuti, ti faccio uno squillo e scendi. Non riesco a fermarmi che sono di fretta, con la macchina, e sto portando i dolci e la torta a scuola di Bianca per la festa di compleanno - - E io che c’entro? - - ho fatto dei dolci buonissimi ma le mamme si sono ribella te e quindi non li porto. Pare che molto bambini siano allergici a tutto: uova, noci, burro, latte, farina. È un inferno, chissà che mangiano! - - Ale, tranquilla, io mangio tutto! - Doppio cookies 🍪 croccante con noci di macadamia, crema al mascarpone e panna e gocce di cioccolato. Santa amica Ale, e sante allergie dei bambini 😂😂😂 Lo so, sono una brutta persona. La mia giustificazione è che non li ho fatti io e lasciarli sarebbe veramente da maleducati! Ale, passa più spesso a casa!!! (presso Porta Romana)