L'albero Un Simbolo Del Nostro Tempo, Del Rinnovato (per Fortuna!) Interesse Pubblico Per La Salvaguardia
L'albero è un simbolo del nostro tempo, del rinnovato (per fortuna!) Interesse pubblico per la salvaguardia del pianeta, ossia la salvaguardia di noi stessi, e nell'antichità gli alberi rappresentano il collegamento tra il cielo e la terra, tra l'alto e il basso, tra il superiore e l'inferiore; proprio per la loro natura di "ponte" tra mondi diversi mi piacciono. A me piace pensarmi come ponte tra mondi diversi. Io sono un artista, ma sono anche filosofo, sono stato insegnante alle scuole elementari ma alla scuola d'arte amavo la letteratura tanto quanto le materie scientifiche, sono italiano ma anche argentino, e sto studiando il tedesco! 😅 Come vi sembrano questi alberi?






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ivan-andres-perretta liked this · 2 years ago
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“Y si un día no tienes ganas de hablar con nadie, llámame… estaremos en silencio”.
Gabriel García Márquez
Come diceva il poeta Pasolini, la poesia è profondamente inconsumabile nella sua essenza, perchè più di ogni altro prodotto della nostra società sfugge alle logiche del consumo che ci vorrebbero tutti uguali
La poesía es inconsumible en lo más profundo, Pier Paolo Pasolini
Así que vuelvo al ambiente en el que vivo, que es un ambiente que se está acercando a pasos agigantados a la situación general del capitalismo norteamericano. Es cierto, Italia, en los últimos seis… Origen: La poesía es inconsumible en lo más profundo, Pier Paolo Pasolini – Calle del Orco

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Nuova copertina tumblr - working progress - paesaggi lunari ⛰️ 🌛 🌒


Ciao lettori! Vi confido una mia riflessione di qualche mese fa sullo spirito del nord, mi sono chiesto, ma se le direzioni avessero un'anima, un carattere, che cosa direbbero? Questo è quello che ho pensato dello spirito del nord, spero che vi piaccia:
Dalle mie alture, bianche dimore di ghiaccio scruto il mondo di sotto. La mia virtù orienta le bussole degli umani, e il mio alito è tramontana, guida di uccelli migratori, naviganti e nunzio di inverno. Sul mio capo sta la bella Sirius, sicura guida di navi e avventurieri, nelle notti sul mare.
Ma guai a chi vorrà ridurre il mio spazio vitale, perchè mi nasconderei in silenzio, non visto, in luoghi impensati. Benedetto sei tu, che pensi a me e mi cerchi, nell'aria rarefatta all'imbrunire o nel vento freddo d'inverno, nell'aria rarefatta e turchina di dicembre, benedetto sei tu, perchè benedetto è anche lo spirito che mi muove.
Ogni caso
Poteva accadere.
Doveva accadere.
È accaduto prima. Dopo.
Più vicino. Più lontano.
E’accaduto non a te.
Ti sei salvato perché eri il primo.
Ti sei salvato perché eri l’ultimo.
Perché da solo. Perché la gente.
Perché a sinistra. Perché a destra.
Perché la pioggia. Perché un’ombra.
Perché splendeva il sole.
Per fortuna là c’era un bosco.
Per fortuna non c’erano alberi.
Per fortuna una rotaia, un gancio, una trave, un freno,
un telaio, una curva, un millimetro, un secondo.
Per fortuna sull’acqua galleggiava un rasoio.
In seguito a, poiché, eppure, malgrado.
Che sarebbe accaduto se una mano, una gamba,
a un passo, a un pelo
da una coincidenza.
Dunque ci sei? Dritto dall’animo ancora socchiuso?
La rete aveva solo un buco, e tu proprio da lì? Non c’è fine al mio stupore, al mio tacerlo.
Ascolta
come mi batte forte il tuo cuore.
Wislawa Szymborska