...Strength and courage overrides the privileged and weary eyes of river poet search naiveté...
990 posts
Ho Orrore Di Tutte Le Verit Assolute,
Ho orrore di tutte le verità assolute,
delle loro applicazioni totali,
dei loro presunti detentori d’ogni risma.
Prendete una verità,
portatela con cautela ad altezza d’uomo,
guardate chi colpisce,
chi uccide,
cosa risparmia,
cosa elimina,
annusatela a lungo,
accertatevi che non puzzi di cadavere,
assaggiatela
tenendola un po’ sulla lingua,
ma siate sempre pronti
a sputarla immediatamente.
L’uomo libero è questo:
il diritto di sputare.
Albert Camus
-
charlottequalchevolta reblogged this · 4 years ago -
instabileatrofia liked this · 4 years ago -
charlottequalchevolta reblogged this · 4 years ago -
dallamiafinestrasullaluna liked this · 5 years ago -
mozzitudine reblogged this · 5 years ago -
mozzitudine liked this · 5 years ago -
coricilin reblogged this · 5 years ago -
coricilin liked this · 5 years ago -
iocomeunastella reblogged this · 6 years ago -
itsloriel liked this · 6 years ago -
francescataz liked this · 6 years ago -
pas--encore liked this · 6 years ago -
hoppehoppereiter reblogged this · 6 years ago -
elisaelic liked this · 6 years ago -
francesco-c liked this · 6 years ago -
prudencioaguilar liked this · 6 years ago -
daimon-eautou liked this · 6 years ago -
passalento liked this · 6 years ago -
stupendousnerdtreestudent liked this · 6 years ago -
the-dead-zeppelin liked this · 6 years ago -
sea-sex-and-sun liked this · 6 years ago -
jamajia liked this · 6 years ago -
dinonfissatoaffetto liked this · 6 years ago -
invece-scelgo-la-tua-bocca liked this · 6 years ago -
nejeen liked this · 6 years ago -
horacio-oliveira-74 reblogged this · 6 years ago -
horacio-oliveira-74 liked this · 6 years ago -
fede72 liked this · 6 years ago
More Posts from Horacio-oliveira-74
“… Voglio pensare al cuore che hai mentre danzi, e scavi le braccia e il capo sollevi come a donarti intera all’aria. Quel cuore io cerco; con esso raggiungerai il gesto preciso che ti farà alta nell’arte che ami, e per la quale, come me, consumi ogni fuoco. Ma come sei distante nel tempo! Mi pare talvolta, e lo temo fino all’angoscia nella mia solitudine di uomo, che tu possa scomparire come sei apparsa improvvisamente quella sera con un po’ di fuoco nei capelli e sulla fronte. Penso anche che andrai ora dove non posso vederti, ancora più distaccata da me. La memoria mi aiuterà a soffrire ancor più; perché in fondo noi siamo della razza di coloro che hanno per legge questa assidua pena di cercare armonia conquistando il dolore”.
Salvatore Quasimodo, Lettere d’amore
Foto: Maria Cumani (Milano, 20 maggio 1908 –22 novembre 1995), moglie del poeta, premio Nobel Salvatore Quasimodo. Danzatrice, attrice e sua Musa ispiratrice. Le “Lettere d’amore” sono una importantissima testimonianza del loro amore e dell’origine stessa di molte delle più grandi opere del poeta. fonte .wordpress.
Adesso
Mi sto allontanando Perché? - Ormai è fatto Nel profondo - da qualche parte in me, giace la risposta. Adesso So soltanto che lo sento - l'allontanamento Da te, da lei, da me stessa, da tutti. Perché? - Volevo appartenerti, possederti, dimenticarmi - con te Tutto si allontana da tutto. Adesso… Quando si elimina tutto. Adesso… Quando estraneo è tutto. Adesso… Quando nessuno ha nessuno
Anna Maria Petrova-Ghiuselev
Oggi verrei a casa tua, farei questo lungo viaggio solo per infilare questi versi nella fessura sotto la porta, non potrei rompere il divieto di rivederci. Niente, vorrei dirti, solo questo niente. Fu detto già tutto. Da quando ci siamo separati sopravviviamo, siamo la rovina di quel tempo. Ma questo mio niente dopo di te mi sostiene e si rafforza, cresce bene con gli anni, si fa grande, muta la voce, non vuole più stare con me, esce sempre più spesso a cercare altro niente, inutilmente bello come fui. I nostri occhi han fissato il sole, non guardano più, ricordano di aver visto. A che servirebbe rivederti ? Perderei il mio niente. Di tutte le cose che potevo fare ho sempre scelto una sola, monco di troppe vite non fatte tu sei il Niente che mi ha scelto. E ti appartengo sempre.
Roberto Pazzi, Il mio niente
E allora noi vili
che amavamo la sera
bisbigliante, le case,
i sentieri sul fiume,
le luci rosse e sporche
di quei luoghi, il dolore
addolcito e taciuto
noi strappammo le mani
dalla viva catena
e tacemmo, ma il cuore
ci sussultò di sangue,
e non fu più dolcezza,
non fu più abbandonarsi
al sentiero sul fiume
non più servi, sapemmo
di essere soli e vivi.
Cesare Pavese